EY
Il primo workplace of the future in Italia (en)The first workplace of the future in Italy
Progetto (en)Project
Cliente (en)Client
Servizi (en)Services
Luogo (en)Location
Area
Fine lavori (en)End of works
Concetto chiave del cosiddetto smart office, il modello activity based prevede per ogni esigenza professionale spazi e worksetting specifici, da usare in modo flessibile, non gerarchico e in funzione dell’attività svolta, quindi con maggiore efficacia per sé, i colleghi e i clienti stessi.
La nuova sede di EY si pone, ad oggi, come uno tra i modelli più avanzati in Italia per tutte le future realizzazioni che vogliano attrarre e trattenere i talenti migliori e più aperti alle forme evolutive del lavoro contemporaneo. DEGW ha supportato e accompagnato il cliente in tutte le fasi del progetto: dall’analisi delle linee guida internazionali di EY, adattate in funzione delle specificità locali e dei vincoli dell’edificio, alla gestione dello space planning, dell’Interior Design e della politica degli arredi, fino alla direzione artistica e alla supervisione dei lavori.
DEGW è intervenuta su quattro fronti:
1) La riqualificazione, razionalizzazione e ottimizzazione del complesso di via Meravigli: un intero isolato composto da tre diversi edifici, costruiti in tempi diversi, che DEGW ha dovuto “fondere” per ottimizzare lo spazio e renderlo fruibile in modo organico. Questo risultato è stato raggiunto con la creazione di nuovi ingressi e la rimodulazione dei percorsi, una nuova reception centrale e connessa, e con la rifunzionalizzazione della piazza interna come epicentro del sistema, snodo centrale di passaggio, incontro e condivisione. Il piano terra è completamente riservato ad aree client, di supporto all’edificio e ai servizi comuni, ma anche la zona più prestigiosa – la torre – è dedicata all’area clienti, in luogo di una più tradizionale assegnazione al top management.
2) Il raggiungimento dell’obiettivo “Lavoro Smart”: a questo fine si è fatto leva su una innovativa dello spazio, costellato di aree informali e spazi di supporto, e contemporaneamente sull’implementazione di protocolli di utilizzo dello spazio e di lavoro smart.
3) L’implementazione tecnologica:la tecnologia ha agito da acceleratore dello smart working, abilitando lo spazio e sup portando le persone con postazioni pre-cablate cui l’utente si può collegare con una semplice chiavetta usb, con chioschi informativi digitali, con sistemi di prenotazione centralizzati delle diverse aree, con sistemi audio-video-conference potenziatie di messaggistica istantanea, fino all’eliminazione dei telefoni fissi dagli uffici a favore di cuffie collegate al pc e molto altro ancora.
4) Un progetto Client Oriented in cui gli spazi dedicati e la loro brandizzazione comunicano ai clienti i valori di EY in un’esperienza multisensoriale e memorabile.
All’interno di questo quadro, il progetto di Physical Branding dei nuovi uffici è stato curato da FUD Brand Making Factory, marchio del Gruppo Lombardini22 dedicato alla comunicazione e alla brand identity.
(en)
The challenge facing DEGW in this project was to create a “smart” environment in a complex of buildings that would appear to be unsuitable for the latest work methods and an innovative company like EY.
DEGW took on this challenge using a constantly evolving work method developed based on over 30 years of experience: a method which, alongside more conventional space planning and interior design services, also includes an elaborate strategic consultancy process. In the case of EY, this process is included in a particularly innovative and stimulating brief: claiming to be the “Workplace of the future”, the company stated its desire to adopt a different work method and new concept of workspaces with the ultimate aim of breaking down barriers and encouraging the coexistence of multidisciplinary teams. This was achieved by adopting an “activity- based” work method, a key concept in the so-called “smart office”, which caters for all the requirements of people in a professional environment (communication, cooperation, contemplation, concentration) by making it possible to use specific work settings, so that all operations can be carried out more efficiently for you, your colleagues and your clients.
This meant moving beyond the conventional notion of a workplace, still found in most businesses and basically consisting of corridors, enclosed offices and hierarchically defined meeting rooms, in favour of a more fluid, flexible and malleable space.
DEGW supported the client right throughout all the different design phases in this process of radical change, from the analytical stages involving a study of the organisational structure, functional standards and quantitative-quantitative use of space, to the optimising of the balance between “organisational demand” and “building supply” and the setting of new standards and operating guidelines for offices. This meant the project translated a business culture already focused on innovation into an office system that is no longer “mechanical”, but perfectly in line with modern-day digital “liquidity”.